Mercoledì 7 Dicembre alle 14.30 le gare ad eliminazione diretta
Roma, 6 Dicembre 2022 –
La corsa alla coccarda tricolore entra nel vivo con le partite dei Sedicesimi di Finale di
Coppa Italia Serie D in programma domani mercoledì 7
Dicembre alle 14.30. Si giocano tredici gare, un incontro è già in
archivio, due sono stati posticipati.
Come
da regolamento, da questo punto in avanti della competizione il
percorso dei prossimi turni si svilupperà seguendo lo schema del
tabellone principale. In
caso di parità al termine dei 90’ saranno i rigori a decidere la
squadra qualificata al turno successivo.
Posticipi
Trapani-Acireale e
Portici-Lamezia sono state posticipate rispettivamente al 14 Dicembre ed al 4 Gennaio entrambe alle ore 14.30.
Variazioni orario
Altamura-Cavese prende il via alle 15.00, Pineto-Tolentino alle 17.00 e Seravezza-Prato alle 20.30.
Variazioni di campo
Arconatese-Giana Erminio si disputa allo stadio “Brera” di Pero (Mi)
Le designazioni arbitrali
Parte sinistra del tabellone
Bra-Ligorna (Omar El Ella Abou di Milano)
Derthona-Crema (Umberto Vittorio Branzoni di Mestre)
Varese-Sporting Franciacorta (Alberto Quarà di Nichelino)
Arconatese-Giana Erminio (Alessandro Colelli di Ostiamare)
Dolomiti Bellunesi-Union Clodiense (Federico Di Benedetto di Novi Ligure)
Montebelluna-Adriese (Stefano Calzolari di Albenga)
United Riccione-Bagnolese (Adam Collier di Gallarate)
Seravezza-Prato (Nirintsalama Andriambelo di Roma 1)
Parte destra del tabellone
Orvietana-Arezzo (Andrea Paccagnella di Bologna)
Pineto-Tolentino (Francesco D’Andria di Nocera Inferiore)
Sarrabus Ogliastra
Puteolana-Trastevere (Andrea Traini di San Benedetto del Tronto)
Altamura-Cavese (Leonardo Leorsini di Terni)
Francavilla-Casertana (Paul Leonard Mihalache di Terni)
Portici-Lamezia (4 gennaio 2023)
Trapani-Acireale (14 dicembre)
Campionato: Tre recuperi del Girone I
Mercoledì 7 dicembre alle 14.30 si recuperano tre partite del Girone I, si tratta di Real Aversa-Trapani (Arbitro Loris Graziano di Rossano), Mariglianese-Lamezia (Gianluca Martino di Firenze) e Canicattì-Paternò (Emanuele Vittorio Teghille di Collegno).
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