Nello sport, come nella vita, spesso, tanti successi passano inosservati, sminuiti della loro importanza, per via di analisi superficiali e poco attente. È il caso dell’Unione Sportiva Lecce, che, sul campo della Salernitana, ha ottenuto un’importante vittoria per 2-1 nell’anticipo di venerdì sera. La società salentina, al ritorno in Serie A dopo due anni di assenza, era reduce da 3 punti nelle ultime 6 partite, ottenuti grazie a 3 pareggi ed altrettante sconfitte. Dei giallorossi, è stata sempre sottolineata la personalità e la qualità espressa in quest’inizio di stagione, frutto del lavoro - cominciato già dall’annata precedente - di Mister Baroni e del suo staff. Dunque, un risultato fondamentale ai fini della classifica, che indirizza il Lecce verso un’ulteriore importante percorso di crescita. È su questo punto, però, che va effettuata una lettura che necessita maggiore attenzione. Il cammino del club salentino, verso i vertici del nostro calcio, comincia da molto prima e coincide col passaggio del club nelle mani del presidente Saverio Sticchi Damiani. Il nuovo corso societario si è sempre contraddistinto per la puntuale programmazione progettuale e per la vicinanza alla tifoseria, sempre in linea con le scelte dirigenziali. Sbagliato, però, constatare l’ottimo lavoro svolto, guardando solamente ai risultati ottenuti sul campo.
Il Lecce, infatti, ha coraggiosamente sposato un’ambiziosa filosofia legata alla sostenibilità. In quest’ambito, sono i dati a parlare chiaramente. Per rendere l’idea dei miglioramenti effettuati di anno in anno, ho scelto di confrontare il monte ingaggi e l’età media della squadra, nella stagione 19/20 (ultima disputata in Serie A) con quella attuale: il monte ingaggi è sceso da una cifra di circa 16,5 milioni di euro a 12 milioni netti, mentre l’età media della squadra vede un cambiamento in positivo da 26,1 anni d’età (19/20) a 23,3 anni d’età (22/23), dato grazie a cui l’U.S. Lecce si classifica come la squadra più giovane del nostro campionato. Nonostante ciò, la sessione di calciomercato effettuata dai giallorossi aveva lasciato spazio a dubbi e scetticismi, riguardanti la competitività della rosa messa a disposizione di mister Marco Baroni. Anche considerando le finestre di mercato delle altre concorrenti per la salvezza, caratterizzate da nomi apparentemente più blasonati, che hanno stupito il tifo italiano. Gli esempi, probabilmente, più corretti da effettuare, sono quelli riguardanti le realtà di Monza e Salernitana. Il team brianzolo è riuscito ad aggiudicarsi colpi importanti, come Stefano Sensi dall’Inter, Matteo Pessina dall’Atalanta o Andrea Petagna dal Napoli. I campani, invece, hanno portato a Salerno calciatori come Antonio Candreva - ex Lazio ed Inter - dalla Sampdoria e Krzysztof Piatek - ex Milan - dall’Herta Berlino."
Alla settima giornata, però, i biancorossi collezionano solamente 4 punti - frutto di una vittoria, un pareggio e cinque sconfitte - conditi dal cambio d’allenatore. Mentre gli uomini di Davide Nicola, reduci da una salvezza clamorosa lo scorso anno, nonostante i 7 punti in campionato, si sono piegati di fronte al Lecce di Ceesay e compagni, soffrendo sorprendentemente il gioco dei salentini e perdendo un’importante scontro diretto. Insomma, un successo che certifica una strategia societaria vincente, che, fino a queste prime giornate, ha dato i risultati sperati. Ed ecco perché - nonostante i mancanti titoloni delle maggiori testate giornalistiche -, questo, è il SUCCESSO dell’U.S. LECCE.
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