Parma, 13 gennaio 2023 – Le Zebre Parma hanno ricevuto una menzione speciale in occasione della cerimonia del Premio Sant’Ilario 2023, tenutasi quest'oggi nella suggestiva cornice del Teatro Regio in presenza delle principali autorità e istituzioni cittadine.
Si tratta del noto ed importante riconoscimento che dal 1987 il Comune di Parma conferisce ogni anno a persone, enti, associazioni e organismi che abbiano in qualsiasi modo contribuito a migliorare la vita dei singoli e della comunità e ad elevare il prestigio della città.
Quest’anno la giunta municipale, d’intesa con la conferenza dei capigruppo tenendo conto delle segnalazioni dei cittadini, ha deciso di conferire due medaglie d’oro, sette attestati di civica benemerenza e una menzione speciale collettiva. Le medaglie d’oro sono state conferite all’ambasciatore, scrittore e accademico Roberto Toscano e all’associazione per l’Autogestione dei Servizi e la solidarietà Auser Parma, mentre i sette attestati di civica benemerenza a Coop Multiservice, Stefania Battistini, I Monnezzari di Parma, Giorgio Baruffini e Adriana Lucco, Francesco Barilli, Polisportiva Gioco e a Gilberto Gerra.
Una menzione speciale è stata riservata alle Zebre Parma, alla Pubblica Assistenza Seirs Croce Gialla Parma, alla Fondazione di Comunità di Parma Munus e alla Missione Valentina per l’impegno dei propri volontari e tesserati nell’aiuto alla popolazione ucraina colpita dal conflitto.
La franchigia ducale, che tradizionalmente ha sempre guardato con particolare attenzione alle iniziative di responsabilità sociale e di inclusione, aveva promosso lo scorso marzo due distinti trasferimenti in Italia, portando al sicuro circa 90 rifugiati ucraini grazie al sostegno e al coinvolgimento di numerose persone, società e associazioni partner. Nella stessa occasione, Zebre Rugby Club aveva aperto una raccolti fondi a favore delle famiglie dei giocatori della squadra di rugby di Kiev RC Polytechnic che, ad oggi, ha superato gli 80 mila euro di donazioni volontarie.
Un contributo importante, figlio di un progetto collettivo che, a vario titolo e possibilità, ha coinvolto un’ampia rete di soggetti. E’ con tutti loro che Zebre Rugby Club desidera condividere la menzione speciale del Premio Sant’Ilario 2023. La Società ringrazia in primis Giulia Di Trana e il top sponsor Amoretti, il sindaco di Corniglio Giuseppe Delsante, il vicesindaco Matteo Cattani e tutto il Comune, Cinzia Ferraresi e tutta la Cooperativa 100 Laghi, l’avvocato Nicholas Botti, Francesca Laureri, Ugo Bertolotti e tutte le interpreti ucraine, la famiglia Bertolani e il partner Bertolani Costruzioni, Massimo Consonni e il top sponsor Laumas, Giovanni Fiorini e il main sponsor Fiorini, Vittorio Musso e tutto il Biella Rugby, la Protezione Civile di Corniglio, in particolare Elena Galasso, Valeria Morgia e il charity partner Rugby in Ospedale, il top sponsor Casa di Cura Città di Parma, gli infermieri specialisti Nicola Aimi e Simone Sciacca del Team Studio Notarpietro, Barilla, Hotel Passacor, Azimut, Val d’Enza Tours, TEP, Help for Children, Cristiano Carugati e tutte le famiglie che hanno offerto aiuto e sostegno nell’accoglienza dei rifugiati ucraini.
Le dichiarazioni dell’Amministratore Unico delle Zebre Parma Michele Dalai: “Circa un anno fa ci siamo ritrovati a poter aiutare degli amici, i giocatori dell’RC Polytechnic di Kiev. Senza alcuna esitazione, abbiamo fatto quello che siamo certi loro avrebbero fatto per noi nelle stesse condizioni e nella stessa situazione. Abbiamo aiutato le loro famiglie, facendo tutto molto istintivamente senza ponderare a quelle che sarebbero state le conseguenze. Per una volta questo genere di incoscienza è una cosa di cui andiamo fieri. L’aiuto e l’assistenza non finiscono quando il problema più urgente sembra essere risolto. Abbiamo imparato a conoscere le vite degli altri. E’ stato un bellissimo lavoro collettivo e sono grato a tutte le persone che tanto spontaneamente quanto noi hanno accettato di intraprendere questo cammino. Siamo un club, pratichiamo sport, non siamo un’associazione di volontariato, per cui abbiamo dovuto imparare tutti insieme, passo dopo passo, quali fossero le vere necessità di queste persone. C’è però una persona in particolare cui va tutta la mia gratitudine. Si chiama Igor Dzyubich che da Kiev e poi dal confine ha coordinato la partenza e l’arrivo di tante famiglie e soprattutto della sua, mettendo nelle mani di sconosciuti come noi, quanto ha di più caro, ossia sua moglie, sua madre e i suoi figli. A Igor sono grato perché è un uomo di straordinario coraggio ed è la persona che davvero più di chiunque altro merita questa menzione”.
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