Questa mattina al Via del Mare Pantaleo Corvino e Stefano Trinchera, rispettivamente responsabile dell’Area Tecnica e direttore sportivo del Lecce, hanno presentato l’esterno offensivo Federico Di Francesco(nella foto), giunto a titolo definitivo dalla Spal.
Il classe 1994, figlio dell’ex allenatore della Roma Eusebio Di Francesco, è l’elemento con maggiore esperienza in A nella rosa di Baroni.
Di seguito tutte le dichiarazioni:
PANTALEO CORVINO: “Fino ad ora abbiamo presentato solo calciatori molto alti. Oggi presentiamo Federico Di Francesco, di certo non un “angale”, anche se per certi ruoli è meglio non esserlo. E’ un calciatore rapido. Conoscete tutti il suo curriculum, ha disputato quasi 150 partite in Serie A. Nell’ultima stagione ha realizzato 5 gol e diversi assist con una squadra di provincia. Lo volevamo dall’inizio a titolo definitivo, la sua è stata una trattativa lunga che si è sbloccata in quanto si sono verificate determinate situazioni”.
FEDERICO DI FRANCESCO: “Ringrazio tutti per il benvenuto, soprattutto i tifosi leccesi che mi hanno scritto durante la trattativa. Lecce è una piazza davvero stimolante, da mio padre ho ricevuto solo feedback positivi riguardo l’ambiente nonostante l’esperienza non positiva. Ha ricordi solo positivi della città e dei tifosi. Spesso con la mia famiglia siamo venuti in vacanza a Porto Cesareo, e, proprio lo scorso anno, ho esternato a mia moglie il mio desiderio di provare un’avventura professionale qui perché il Salento mi è sempre piaciuto. Voglio stare in A 3 anni con questa maglia.
Inter? Una squadra di grande qualità e fisicità, mi è capitato di giocarci contro quando militavo nel Bologna e nel Sassuolo, e spesso mi sono tolto delle soddisfazioni. Sicuramente non partiamo favoriti, ma vogliamo disputare una grande partita davanti ai nostri tifosi. Al netto della mia esperienza, mi calo in questa realtà con umiltà, in un gruppo sano con tanti giovani di prospettiva, che hanno tanta fame e voglia. A cominciare da Hjulmand, del quale mi ha colpito la personalità. Strefezza? Già dai tempi di Ferrara si notava la sua grande qualità. Ha sempre giocato fuori ruolo, ma il talento c’era.
Ruolo? Negli ultimi anni ho giocato poco con il 4-3-3, ma io nasco esterno offensivo , posso giocare a destra e a sinistra senza problemi. Piano piano, allenamento dopo allenamento, sono sempre più a mio agio. Spero di fare bene sabato sera. Mancosu e Meccariello mi hanno parlato benissimo della piazza, mi hanno consigliato caldamente di venire qui. Appena mi è stato proposto ho deciso subito di venire a Lecce. Sono contento che la trattativa si sia conclusa positivamente. Infortuni? A Ferrara c’è stata qualche difficoltà riguardo gli infortuni, mi ero intristito un po’. Ad Empoli lo scorso anno sono, invece, rinato. Ringrazio di cuore gli azzurri.
Serie A? Un campionato durissimo e lungo, occorre avere equilibrio. Il mio obiettivo è aiutare la squadra. Si è vero, non partiamo favoriti, ma queste sono solo chiacchiere estive. Dobbiamo lavorare tantissimo sulla corsa e sull’intensità. Ritengo che siamo sulla strada giusta. Empoli? Un giornalista disse che ad agosto eravamo impresentabili per la Serie A. La verità è che queste sono solo chiacchiere. Ci sono tanti giovani talentuosi che ora sono poco conosciuti ma si faranno apprezzare”.
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