Nel momento in cui quest’estate Pantaleo Corvino gli ha comunicato di aver concluso positivamente la trattativa per acquistarlo, mister Baroni è rimasto a bocca aperta.
Il tecnico fiorentino non avrebbe mai pensato di ritrovarsi in rosa un elemento di tale caratura che non ha sfigurato nella massima serie, per il cui cartellino, nemmeno un anno fa, la Spal chiedeva la “modica” cifra di 10 milioni di euro…tanto per darvi un’idea.
Concentrato di rapidità, tecnica ed eleganza, al brasiliano mancava comunque qualcosa per emergere definitivamente e affermarsi in palcoscenici più importanti, la prolificità….
Soltanto cinque gol messi a segno in maglia Spal, uno con la divisa della Cremonese nella stagione 2018-2019.
Per carità, alcuni di pregevole fattura, pensiamo alla conclusione al volo sotto l’incrocio proprio contro il Lecce e contro il suo amico Gabriel la stagione precedente, oppure la marcatura contro il Palermo a Cremona…
Segno che la qualità non manca al calciatore di San Paolo…ma non era ancora il momento di spiccare il volo.
Infatti i club di serie A, pur attirati dalle doti tecniche sopraffine, non vanno oltre qualche timido sondaggio che non si traduce mai in una trattativa vera e propria.
La scorsa estate, complice la volontà del giocatore classe 1997 in scadenza di contratto di cambiare aria, unitamente al passaggio di consegne in casa estense tra i Colombarini e Tacopina, Corvino, con la velocità di un rapace, fiuta e conclude l’affare staccando un assegno a favore degli Spallini di soli 600 mila euro.
Con il 4-3-3 di Marco Baroni, il calciatore, probabilmente favorito dalla nuova posizione in campo, più avanzato rispetto alla sua precedente esperienza in Emilia, dove giocava a tutta fascia in un 3-5-2, riesce a ingranare e a colmare la lacuna che gli impediva di crescere definitivamente: l’incisività in zona gol.
I numeri parlano chiaro, dieci gol in 21 partite da parte del folletto verdeoro, il quale si è tolto anche lo sfizio di segnare a Buffon lo scorso novembre, e considerando che manca ancora un bel po’ alla fine del torneo cadetto, la crescita esponenziale dei giallorossi, e il gioco di Baroni che ne favorisce l’esplosività sotto porta, siamo certi che non saranno gli unici….
E chissà dove possono condurre la squadra…
D’altronde i sudamericani passati dal Via del Mare hanno sempre fatto bene, pensiamo a Giacomazzi, Barbas, Chevanton, Pasculli ecc ecc.
Al netto di tutto, è innegabile che il rapporto tra “Espeto” e Lecce, città che ha dato i natali alla sua secondogenita tra l’altro, sia speciale e i tifosi lo adorano.
Dove arriverà Gabri Maravilha? Chi vivrà vedrà, ma i presupposti ci fanno sperare in un qualcosa di positivo.
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