Saranno i Mondiali che celebreranno i primi vent’anni di vita di questa innovativa disciplina, che mette insieme due sport apparentemente diversi e opposti come scacchi e pugilato. E saranno i primi a disputarsi in Italia, dopo quattro edizioni tenute tutte in Asia. La Federazione italiana ScacchiPugilato (FISP), presieduta da Volfango Rizzi, ha ricevuto dalla Federazione internazionale l’incarico di organizzare i Mondiali di questo sport, che si terranno quindi dal 28 ottobre al 2 novembre 2023 a Riccione, precisamente alla Play Hall di viale Carpi. La cerimonia di inaugurazione è fissata il 29 ottobre al Palazzo del Turismo, sempre a Riccione.
Gli
scacchipugilato
(o chessboxing, se si preferisce usare il termine inglese), sono uno
sport creato da un artista olandese, Iepe Rubingh, nel 2003, che a sua
voltà si ispirò al disegnatore francese Enki Bilal che nel 1992, in una
graphic novel intitolata
“Freddo equatore”, immaginò una disciplina che mettesse insieme due tra
i più popolari sport individuali, gli scacchi, appunto, e il pugilato.
In un match di scacchipugilato i contendenti disputano un numero di
riprese dispari, che possono essere 7, 9 o 11 a seconda della
competizione, in cui la prima è sempre di scacchi (che quindi hanno la
prevalenza), la seconda di pugilato, la terza di scacchi
e via a continuare. Vince chi per primo riesce a dare scacco matto
all’avversario oppure a mandarlo KO. Ovviamente l’alternanza tra uno
sport tutto mentale come gli scacchi e un altro
fatto
di movimento e velocità come il pugilato rende le gare estremamente
spettacolari, e gli esiti sempre incerti.
Si calcola che siano 5 mila circa i praticanti in tutto il mondo,
diffusi in particolare in Asia e soprattutto in India. Ma lo sport si
sta diffondendo velocemente anche negli Stati Uniti e in Europa.
La notizia dei Mondiali assegnati all’Italia è stata accolta con soddisfazione dall’assessore allo Sport del Comune di Riccione,
Simone Imola:
“Siamo orgogliosi ed entusiasti di ospitare questo evento sportivo,
estremamente originale, spettacolare e in grado di produrre un grande
impatto
mediatico. Riccione è da sempre un luogo in cui succedono cose nuove.
Lo
scacchipugilato,
che pure si sta radicando ormai da tempo nel mondo, porta in dote una grande carica di novità”.
Tra gli enti che hanno assicurato il loro patrocinio c’è anche la Federazione Scacchistica Italiana (FSI), di cui la FISP è aderente, e che collaborerà con l’organizzazione dei Mondiali soprattutto nell’ambito della comunicazione. Anche perché quasi tutti i campioni italiani di chessboxing, ad esempio il neo campione del Mondo dei massimi Sergio Leveque, sono forti scacchisti e regolarmente tesserati alla FSI.
Ecco la dichiarazione del Presidente della FSI, Luigi Maggi: “Siamo orgogliosi, come Federazione Scacchistica Italiana, di dare il nostro patrocinio ai Mondiali di scacchipugilato che si svolgono per la prima volta in Italia. Un evento di rilevanza straordinaria, per uno sport giovane, ma che ha già saputo conquistare l’attenzione di media e appassionati. Come ben si sa, e come l’ex Campione del mondo Kasparov ha più volte affermato, gli scacchi, dietro la loro apparenza solo mentale, sono uno sport di lotta, una competizione dura e quasi violenta. Al contrario il pugilato, il più antico dei combattimenti, non si basa solo sulla forza bruta, ma anche e soprattutto sul tempismo, l’intelligenza, la capacità di prevedere le mosse dell’avversario. Ecco, quindi, che due discipline in apparenza così dissimili, rivelano invece il loro parallelismo, che viene abilmente rivelato da uno sport che è un mix di forza, intelligenza e spirito agonistico. La nostra speranza, com’è ovvio, è che tanti appassionati, seguendo questi Mondiali a Riccione, trovino lo spunto per scoprire anche il fascino degli scacchi praticati nel loro modo tradizionale, che in questi anni stanno conquistando sempre più adepti, sia in Italia che nel mondo”.
Per saperne di più, ecco l’intervista a Volfango Rizzi andata in onda ieri 16 febbraio sulla web Tv Sport2U: https://www.sport2u.tv/
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