domenica 9 ottobre 2022

Gregorio De Leo ha vinto l’ordine di merito dell’Alps Tour

Stefano Mazzoli, con un’ottima prova, si è classificato al secondo posto con 204 (73 63 68, -12) colpi nell’Emilia Romagna Alps Tour Grand Final, ultima gara stagionale dell’Alps Tour vinta dall’irlandese Jonathan Yates con 202 (67 66 69, -14), e risalendo dal sesto al quarto posto nell’ordine di merito ha conquistato la ‘carta’ per il Challenge Tour 2023.

De Leo dominatore della stagione - L’obiettivo ‘carta’ era stato raggiunto già da qualche settimana da Gregorio De Leo, sesto nell’occasione con 207 (68 71 68, -9), dominatore assoluto del circuito con tre vittorie e al primo posto nella money list (punti 39.936). Gli altri tre pass sono stati assegnati ai francesi Julien Sale, secondo con p. 33.857, e Tom Vaillant (dilettante), terzo con p. 32.860, e all’irlandese Gary Hurley, quinto con p. 26.786, davanti a Mazzoli (p. 29.463). E’ rimasto fuori l’olandese Vince Van Veen, sesto con p. 24.224, che nel precedente torneo (secondo nel Castelconturbia Alps Open) si era portato sulla quinta piazza del ranking, relegando l’azzurro sulla sesta. E’ la terza volta in quattro anni che gli italiani primeggiano nell’ordine di merito dopo i successi di Edoardo Raffaele Lipparelli nel 2019 e di Jacopo Vecchi Fossa nel 2021.

La gara - Sul percorso del Modena Golf & Country Club (par 72) a Colombaro, nei pressi di Modena, Jonathan Yates, 29 anni, ha ottenuto il primo titolo sull’Alps Tour dove in precedenza era giunto per 17 volte tra i primi dieci, iniziando la gara in seconda posizione e poi prendendo la vetta nel secondo giro e mantenendola nell’ultimo con una condotta regolata sui tre colpi di margine che aveva dopo 36 buche. Ha concluso con un parziale di 69 (-3) con quattro birdie e un bogey ed è stato gratificato con un assegno di 10.000 euro su un montepremi di 50.000 euro.

Mazzoli (vincitore a inizio anno dell’Ein Bay Open) è partito male con un 73 (+1) per il 33° posto, ma ha operato una gran rimonta nel round centrale con un 63 (-9, un eagle, otto birdie, un bogey), miglior parziale in assoluto del torneo, portandosi sulla seconda piazza. Nel terzo giro, considerato che il suo rivale diretto Van Veen era in difficoltà (26° al termine con 215, -1), ha pensato a mantenere la posizione, specie dopo due bogey seguiti a due birdie e a un eagle in avvio, e lo ha fatto nel migliore dei modi con altri due birdie nel rientro per il 68 (-4).

Al terzo posto con 205 (-11) Julien Sale, passato da poco al professionismo, che non è riuscito a conquistare titoli, ma si è rivelato gran regolarista con 11 top ten (quattro volte runner up) in 16 eventi. Al quarto con 206 (-10) Tom Vaillant (due successi per lui) e l’austriaco Lukas Lipold, leader dopo 18 buche, e al sesto, come detto, Gregorio De Leo, che ha chiuso anche lui con un 68 (-4) dopo una falsa partenza con tre bogey in quattro buche e il recupero nel prosieguo con un eagle e cinque birdie.

Gli altri italiani - Sono andarti a premio altri undici italiani: Davide Buchi, 13° con 211 (-5), Gianmaria Rean Trinchero e Andrea Romano, 18.i con 213 (-3), Riccardo Bregoli, 21° con 214 (-2), Luca Cianchetti, Edoardo Raffaele Lipparelli e Carlo Casalegno, 26.i con 215 (-1), Michele Ortolani, 30° con 216 (par), Andrea Saracino, 34° con 217 (+1), Manfredi Manica, 37° con 219 (+3), e Cristiano Terragni, 43° con 223 (+7).

 

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