L’inglese Jordan Smith ha offerto una grande prestazione e, dopo una corsa di testa, ha vinto con 254 (62 67 62 63, -30) colpi il Portugal Masters, disputato sul percorso del Dom Pedro Victoria Golf Course (par 71), a Vilamoura. Ha prevalso dopo un lungo duello con il malese Gavin Green, secondo con 257 (-27).
Bel finale dei tre italiani che avevano superato il taglio, risaliti in buona posizione di classifica: Edoardo Molinari, da 37° a 15° con 269 (-15), Renato Paratore, da 37° a 18° con 270 (-14), e Filippo Celli, da 45° a 27° con 271 (-13).
Smith, trent’anni a novembre, nativo di Bath, ha firmato il secondo titolo sul DP World Tour per un palmarès in cui figurano anche due successi sul Challenge Tour e tre su circuiti minori (due sul PGA EuroPro Tour e uno sul Jamega Pro Golf Tour). Il “meno 30” è anche il punteggio più basso sulle 72 buche nella storia del DP World Tour, ma non potrà essere omologato perché la palla si piazzava. Quindi rimane imbattuto il “meno 29” del sudafricano Ernie Els ottenuto nel 2003 (Johnnie Walker Classic, 259 colpi). Per lo stesso motivo il primato del torneo resta al connazionale Steve Webster con il “meno 25” (263 colpi) siglato nella prima edizione della gara datata 2007.
Smith ha finito la sua corsa trionfale con un 63 (-8, un eagle, sei birdie) e ha ricevuto un assegno di 340.812 euro su un montepremi di circa 2.030.000 euro (2.000.000 di dollari la cifra ufficiale).
In Portogallo alle spalle dei due protagonisti sono terminati il finlandese Tapio Pulkkanen, terzo con 262 (-22), l’inglese Eddie Pepperell, quarto con 263 (-21), i tedeschi Hurly Long e Sebastian Heisele, quinti con 265 (-19), e l’olandese Joost Luiten, settimo con 266 (-18).
Molinari (70 68 66 65) ha realizzato un 65 (-6), con sei birdie dopo un 66 (-5, cinque birdie) nel terzo round per le ultime 36 buche senza bogey. Paratore (68 66 70 66) ha girato in 66 (-5) con sei birdie e un bogey. Stesso parziale anche per Celli (70 67 68 66) con cinque birdie senza bogey.
Sono usciti al taglio, caduto a 138 (-4): Lorenzo Gagli, 74° con 139 (-3), Francesco Laporta, 102° con 143 (72 71, +1), Andrea Pavan, 113° con 147 (75 72, +5), e Nino Bertasio, 115° con 150 (75 75, +8).
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