ANADIA (POR) 19 luglio 2022 - Anche oggi, ultimo giorno di gare, sono arrivate medaglie agli Europei di Anadia: oro dI Matteo Bianchi nel Keirin U23, argento di Daniele Napolitano nella stessa prova e oro di Silvia Zanardi e Matilde Vitillo nella Madison U23. Quando ancora non si sono spente le luci nel Velodromo Nazionale di Anadia si può già stilare un bilancio di questa edizione dei Campionati Europei Jrs e U23. Da questo angolo di Europa, affacciato sull’Atlantico e che guarda al mondo forte di una tradizione cosmopolita propria della cultura lusitana, arriva un messaggio forte e chiaro dal movimento ciclistico italiano, rivolto al mondo sportivo e soprattutto a coloro che in questi giorni si sono affannati a descrivere il pedale italico in crisi. Il ciclismo italiano giovanile gode di ottima salute e ha sbancato questa edizione degli Europei, con numeri che non ammettono repliche: primo posto nel medagliere per titoli conquistati, 23 medaglie vinte, di cui 16 d'oro, 6 dal settore velocità, tre record italiani ritoccati. Il valore tecnico dei risultati si evince poi dai riscontri cronometrici, tutti di assoluto livello. Il presidente Cordiano Dagnoni, che ha seguito costantemente l’evolversi delle giornate, tra i tanti impegni istituzionali di questi giorni, ha commentato: “Sono Europei, quelli appena conclusi, ricchi di soddisfazioni, non solo gli ultimi in pista, ma anche quelli mtb, a inizio mese, e quelli strada. Il ciclismo giovanile italiano continua a collezionare successi e questo ci dimostra che abbiamo intrapreso il percorso giusto. Mi piace sottolineare il clima complessivo che si respira nel gruppo delle Nazionali, di collaborazione e scambio reciproco di informazioni, idee e suggerimenti. Il ciclismo italiano è fatto di tante Nazionali ma è una sola unica stupenda Squadra. Ringrazio per questo Roberto Amadio per il lavoro che sta svolgendo, tutti i tecnici e staff coinvolti."
SETTORE VELOCITA’ – Fondamentale per il primo posto nel medagliere il contributo del settore velocità: sei medaglie, di cui quattro ori, e sei atleti sul podio. Il rilancio del settore, voluto dalla nuova governance federale, qui in Portogallo lancia il suo primo chiaro segnale. Ivan Quaranta in soli sei mesi ha raccolto le tante risorse umane sparse sul territorio e dato una guida tecnica sicura, in grado di affrontare le gare con convinzione e sicurezza: “Certo – dice il tecnico azzurro – ci vogliono atleti di valore e devo dire che i ragazzi a disposizione in alcuni casi sono di primo livello. Abbiamo messo insieme un bel gruppo di talenti, pescando anche in altre discipline, come nel caso del BMX”. Proprio la presenza di Matteo Tugnolo, sul podio nel Team Sprint, proveniente dal fuoristrada, rappresenta il senso del nuovo corso tecnico concretizzatosi nella piena collaborazione tra lo stesso Quaranta (velocità), Bragato (performance) e Lupi (bmx).
INSEGUIMENTO DOMINANTE – Su otto titoli in palio qui ad Anadia gli inseguitori azzurri portano a casa 7 titoli. Manca solo quello dell’inseguimento individuale U23 nel quale però Manlio Moro, terzo, stampa il miglior tempo assoluto. E’ la conferma che la scuola italiana, sulla scia di Filippo Ganna e del quartetto campione olimpico, rappresenta un punto di riferimento a livello mondiale. Il lavoro di Marco Villa e dello staff della performance si estende dagli elite fino alle categorie giovanili. I riscontri cronometrici, su una pista difficile, sono di assoluto valore: il quartetto U23 maschile ha fermato il tempo in 3’56”, quello femminile in 4’24”. Tra gli juniores: 3’59” per gli uomini e 4’28” per le ragazze. Per quanto riguarda gli uomini juniores maschile merita di essere ricordato che si tratta del nuovo record italiano (a meno di un secondo dal limite mondiale) ed è il primo titolo in questa specialità ad un Europeo. Doppio italiano anche nell’individuale per lo junior Luca Giaimi (3’10”784), un talento, al pari di Federica Venturelli, entrambi 17enni e di cui sentiremo ancora parlare in futuro. ATLETI PLURIMEDAGLIATI – Accanto ai due giovani juniores, l’Europeo ha confermato il valore di alcuni atleti, già in luce in questi mesi. E’ il caso di Vittoria Guazzini, 2 ori, e Silvia Zanardi (3 ori e 1 bronzo). Davide Boscaro dopo l’oro nell’Eliminazione e nell’inseguimento a squadre è stato sfortunato nell’Omnium, cadendo e uscendo anzitempo: vedendolo pedalare si è avuto la sensazione che avrebbe potuto portare a casa tranquillamente ancora altre medaglie. Matteo Bianchi con la vittoria nel KM e nel Keirin ha completato il suo inseguimento ad un titolo dopo anni in cui ci è andato vicino.
JUNIORES TERRIBILI – Una notazione a parte la meritano gli juniores, in grado di vincere oltre la metà dei titoli. Ci sono atleti che sicuramente lasceranno il segno in futuro, come i citati Giaimi e Venturelli, come il plurimedagliato Mattia Predomo e come Matteo Fiorin, vincitore dell’Eliminazione. Senza dimenticarci di Belletta, uscito di scena nell’Omnium per una caduta. Dino Salvoldi è soddisfatto: “Più che i risultati, peraltro molto buoni, in questa fase vale la prestazione e devo dire che qui in Portogallo sono arrivate indicazioni importanti. Il gruppo di atleti presenti ad Anadia sono solo una parte di quanti ho potuto apprezzare in cinque mesi di lavoro a Montichiari.” Per tutti loro si attendono conferme già ad agosto ai Mondiali di Tel Aviv. IL COMMENTO DI MARCO VILLA - Marco Villa, non presente ad Anadia per questioni di salute, ha seguito le gare in diretta intervenendo in tempo reale per indicazioni e suggerimenti. Raggiunto al telefono ha stilato un bilancio finale: “Ovviamente sono molto orgoglioso dei risultati raggiunti. Questi Europei come ogni anno ci mettono in condizione di capire il livello raggiunto. Tra gli Under 23 a volte ci sono degli alti e bassi, che coincidono con il periodo di lavoro. Quest’anno ci siamo arrivati con atleti molto maturi, nel gruppo da 3-4 anni, che hanno fatto la differenza e hanno dimostrato di essere pronti per supportare il lavoro della Nazionale maggiore in vista delle prossime qualifiche olimpiche. Buone notizie anche dal settore Juniores dove abbiamo trovato individualità che ci fanno sorridere per il lavoro futuro e che testimoniano le ottime metodologie di scouting e di preparazione che abbiamo finalizzato in questi anni con l’esperienza. Contento del settore velocità, dove l'entusiasmo di Ivan Quaranta è trascinante e ideale per costruire un gruppo che, attraverso gli allenamenti, può crescere ancora. Da parte nostra dobbiamo intensificare il lavoro scouting attraverso la collaborazione tra le discipline, come accaduto con la Bmx. Ringrazio naturalmente tutto lo staff e i miei collaboratori Masotti, Bragato, Quaranta per avermi supportato in questi lunghi mesi di lavoro. Siamo partiti a dicembre con i ritiri a Canarie Calpe e Noto per essere a questo punto molto competitivi e pronti, sia qui che alle Coppe del Mondo appena disputate, con un occhio alla prossima qualifica olimpica. Ora il gruppo è ottimo e si arricchisce di altri giovani uomini e donne. Da parte nostra questi risultati ci danno la consapevolezza che dobbiamo continuare a lavorare sapendo di essere sulla strada giusta.”qui la sintesi della giornata finale.
Nelle foto: in alto il podio del Keirin U23 con Matteo Bianchi, Daniele Napolitano; al centro: Silvia Zanardi e Matilde Vitillo; sotto: gli azzurri festeggiano tutti insieme i successi di questi giorni.
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