Questa mattina al Via del Mare Pantaleo Corvino e Stefano Trinchera, rispettivamente Responsabile dell’Area Tecnica e direttore sportivo del Lecce, hanno presentato il portiere Federico Brancolini, prelevato a parametro zero dalla Fiorentina.
I due dirigenti giallorossi hanno poi fatto il punto della situazione sulle altre trattative portate avanti dal club salentino.
Di seguito la conferenza stampa completa:
PANTALEO CORVINO (Responsabile dell’Area Tecnica del Lecce): “Siamo ormai diretti verso la Serie A, il paradiso calcistico. Dopo aver fatto tanto operazioni in entrata e in uscita tra Primavera e prima squadra, tanto ci resta ancora da fare. Nonostante basi limitate, lo scorso anno siamo riusciti ad andare in Serie A. Quando sono venuto a conoscenza del fatto che Federico non avrebbe rinnovato con la Fiorentina mi sono fiondato. E’ un ragazzo che io stesso ho portato a Firenze 5-6 anni fa, ha grandi potenzialità. Mercato? Le uscite sono quelle più complicate. Riguardo le entrate, la situazione è facilmente leggibile. Sapete dove dobbiamo intervenire, non mi piace fare nomi. Non entro neppure nei numeri di calciatori da prendere, lasciamo a voi le considerazioni.
Ferguson (centrocampista scozzese acquistato poi dal Bologna) era un obiettivo, quando parlai con il ragazzo non mi aveva accennato nulla dell’interesse del Bologna. Quando è uscita la notizia gli altri hanno preso la nostra idea, e noi dinanzi a proposte più alte non potevamo rilanciare. Non so se riuscirò a lasciare quanto fatto 20 anni fa, da soli due anni abbiamo cominciato a costruire, sia in Primavera che in prima squadra. Ci stiamo sforzando per competere con 4-5 squadre. Una è il Monza, ma non possiamo inserirla perché, alla luce degli sforzi fatti, di certo non lotterà per la salvezza. . Poi ci sono Cremonese, Spezia, Empoli e Salernitana. Le ultime due, in particolare, sono già da un anno in A e hanno una proprietà forte ed una base tecnica, quella che noi dobbiamo ancora costruire. Poi abbiamo riportato in Primavera 1 la Primavera, che prima era anonima. Insomma, stiamo cercando di diventare quello che siamo stati in passato, per la precisione dall’era Jurlano in poi. I tempi sono cambiati, prima nessuno usciva dal territorio salentino, oggi in tutte le province italiane ci sono osservatori dei migliori club italiani. Il nostro obiettivo è quello di trattenere i giovani salentini, ma, allo stesso tempo, dobbiamo sforzarci per rendere la Primavera competitiva, cercando potenzialità non solo vicino casa. Dobbiamo portare il Lecce dove merita. Ci riusciremo? Non lo so, noi ci stiamo sforzando. Gonzalez? Baroni lo stima molto. Piano piano porteremo in prima squadra anche Vulturar e Berisha in quanto siamo convinti che un domani potranno compiere lo stesso percorso dello spagnolo”.
STEFANO TRINCHERA (direttore sportivo del Lecce): “Dobbiamo fare ancora tanto, dobbiamo individuare i profili adatti per sviluppare il gioco del mister. Teniamo conto di tutte le difficoltà, non possiamo partecipare ad aste. Bistrovic? Ci è stato proposto e lo abbiamo valutato positivamente. Fa bene le due fasi, è un centrocampista completo. Non è stato un affare semplice, in Russia gli ingaggi sono piuttosto elevati. Alla fine siamo riusciti a soddisfarlo economicamente e a mio avviso sarà utile alla nostra squadra”.
FEDERICO BRANCOLINI (portiere del Lecce): “L’ultima stagione non è stata semplice, non è bello allenarsi da solo a 20 anni. Mi sono sentito togliere quello che amo di più, tuttavia con il cuore e la testa è possibile fare tutto. Ho continuato ad allenarmi bene mattina e pomeriggio, senza giorni di riposo. Mi sono rifugiato nella famiglia, ma sapevo che dipendeva tutto da me. Quest’estate avevo diverse proposte, quando però ho sentito il direttore Corvino non ho più avuto dubbi. Sono felicissimo di essere a Lecce. Il gruppo? Siamo un gruppo affiatato, giovane, che vuole lavorare tanto. Sputiamo sangue in campo e siamo una famiglia. Con gli altri portieri stiamo benissimo, il nostro è un ruolo “solitario”. Siamo affiatati, la competizione in campo c’è e ci sarà sempre. Punti di forza? Nelle uscite mi sento sicuro, ma i margini di miglioramento sono tanti, data anche la giovane età. Non mi pongo limiti, ho una grande voglia di crescere. Firenze? Ci sono state incomprensioni con la società ma ormai è il passato, tuttavia non ci penso più perché è iniziato un altro capitolo della mia carriera. Corvino mi ha detto che sa dove sono arrivato ma sa dove posso arrivare”.
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