Vi abbiamo raccontato della rocambolesca sconfitta del Lecce a Vicenza, match terminato alla fine di un recupero corposo concesso dal direttore di gara (ben 14 minuti!) a causa della sospensione della partita dovuta allo scoppio di un petardo in campo.
Il portiere del Vicenza, l'ucraino Nikita Contini, ad un certo punto si accascia a terra, viene soccorso e portato via in ospedale (nella foto).
La preoccupazione è tanta sia sugli spalti che da casa...
Seguono momenti concitati, ma il direttore di gara Mariani, dopo 15 minuti, fa riprendere regolarmente le ostilità.
Fortunatamente poi il club veneto comunica in serata che il classe 1997 è in buone condizioni.
Dopo aver, però, analizzato con dovizia di particolari alcuni video diffusi successivamente in rete, sono tanti i quesiti che ci poniamo.
Ma facciamo un passo indietro....
Al minuto 69 Strefezza porta in vantaggio i giallorossi, in seguito notiamo una certa confusione sotto il settore ospiti, col brasiliano che viene raggiunto dai compagni per festeggiare assieme ai tifosi.
Dopodiché si vede un fumogeno in campo, e una manciata di secondi dopo, più in là, l'estremo difensore a terra quasi stordito da uno scoppio successivo.
Subito dopo, con una valutazione attenta del filmato, con stupore osserviamo che nessuno dei calciatori salentini, più vicini al "luogo del delitto", avverte alcunché, mentre Contini, decisamente più lontano, si lascia andare giù, e questo potrebbe certificare una simulazione, una condotta estranea a qualsiasi valore sportivo.
In molti, pur stigmatizzando il portiere, condannano fermante il soggetto, quasi sicuramente un supporter salentino, che ha lanciato il petardo, dal momento che quest'ultimo sembra provenire dal settore ospite.
Fin qui tutto ok.....
E' tutto? Assolutamente no...
Nella mattinata di oggi è spuntato un girato, pubblicato dai colleghi di Pianeta Lecce, che mette a fuoco un particolare importante cambiando in toto le carte in tavola.
Nel momento dello scoppio del secondo petardo, vediamo uno stewart, avvicinatosi inizialmente ad un collega, allontanarsi rapidamente come se sapesse o avesse fiutato il pericolo.
In seguito, nessuna scia è visibile dal settore ospiti fino al rettangolo verde, anche se non è escluso che ci sia stata.
Non si capisce né il punto esatto da dove è partito il petardo, né se quest'ultimo sia effettivamente scoppiato.
Di fatto i tifosi del Lecce sarebbero scagionati e il tutto una messinscena, una trappola già organizzata.
L'elemento che ha catturato maggiormente la nostra attenzione e desta sospetti è, però, il movimento singolare dei due addetti alla sicurezza, prima di un evento, che in condizioni normali, non avrebbero potuto prevedere.
Lungi da noi dichiarare colpevole qualcuno, a quello ci penseranno le forze dell'ordine, ma ritenevamo giusto approfondire per spazzare via qualsiasi dubbio e fare chiarezza.
Vedremo domani le decisioni del Giudice Sportivo.
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