Durante la chiacchierata con l’emittente salentina, il banchiere italo svizzero si è espresso in merito ai progetti futuri e al campionato disputato dalla squadra giallorossa, con un occhio al prossimo match interno contro il Pisa, fondamentale per la promozione diretta in Serie A.
Di seguito le sue dichiarazioni riportate da “Pianeta Lecce”(articolo a cura di Filippo Verri): “In caso di A bisognerebbe mantenere costi bassi e investire sui giovani. Spero che l’esito di queste ultime tre partite sia positivo. Gli azionisti sono andati oltre le loro possibilità facendo salti mortali e sacrifici importanti. Auspico che anche tecnici e giocatori facciano gli stessi sforzi nelle prossime tre partite per centrare la promozione. Se possiamo insaccare in rete sarebbe meglio che colpire 17 pali.
Investire ulteriormente nel Salento? Non voglio investire ancora nel Salento, lo dico onestamente. Un conto è il tifo, un altro l’imprenditoria. La maglia non la ritengo una ragione sufficiente per investire avanti, lo dico in modo ragionevole.
In caso di A? La massima serie garantisce introiti che, però, a dire il vero dovrebbero essere usati per sanare i debiti che ha questa società . Escludo, pertanto, che ci sia lo spazio per un programma ambizioso.
In caso di A dobbiamo basarci su giovani e costi contenuti. Una città di 100 mila abitanti con 20 mila persone allo stadio è un miracolo. Quando siamo andati in A l’altra volta abbiamo visto che non era possibile avere un programma ambizioso e lo abbiamo poi ripagato in modo penoso. Se non entra qualcuno con la spalla più grossa di noi, il programma sarà limitato.
Finale di stagione? Questa città ha una tifoseria fantastica, che però non gioca sul campo. I giocatori devono segnare. Non voglio fare pronostici, pensavo di capirne qualcosa di calcio, sono migliorato ma non dico più niente. Ho visto partite bellissime e scarsissime per ragioni sconosciute. Ho sentito tutte le spiegazioni del mondo, dalla paura alla stanchezza”.
Nessun commento:
Posta un commento