martedì 8 marzo 2022

IL PRESIDENTE DEL LECCE SAVERIO STICCHI DAMIANI, INTERVISTATO DA “CALCIOLECCE.IT”, ANALIZZA IL PAREGGIO DEI SALENTINI IN CASA DEL PERUGIA. E SU OLIVIERI….. A cura di MATTIA ANTONIO ALA

Il presidente giallorosso Saverio Sticchi Damiani, raggiunto da “CalcioLecce.it”(intervista a cura di Giuseppe Andriani), commenta il match dei salentini a Perugia: “Bisogna mettere un po’ di cose sulla bilancia. Siamo stati in superiorità numerica nel secondo tempo, dopo un primo tempo ben giocato, dove loro non hanno mai tirato in porta. Disputare la ripresa in 11 contro 10 è un vantaggio. Poi il Perugia ha fatto un gran secondo tempo, veniva da due ko immeritati, aveva l’atteggiamento di chi non voleva perdere, era una squadra concentrata e ha fatto bene. Era la classica partita di chi deve dare risposte a tutti i costi. Noi paghiamo gli infortuni, sono tanti i ragazzi out, penso a Dermaku, Gargiulo, Strefezza, Gabriel e Di Mariano. Questo ha inciso sulle scelte dell’allenatore, il quale ha dovuto preparare partite ogni tre giorni. L’ultimo elemento da considerare sono le tre parate del portiere umbro. Io dico che è un punto importante. Alvini dice che non meritavamo il pari? Ho fatto i complimenti ad Alvini. Però devo dire che tanti tifosi del Perugia in tribuna mi hanno detto che il Lecce è stata una delle migliori squadre viste qui. A caldo magari non si usano le parole giuste, non mi piace quando gli avversari esasperano i toni. Ripeto, a fine partita ci siamo salutati e gli ho fatto i complimenti per la bella partita del Perugia”. Infine, il numero uno di Via Colonnello Costadura si sofferma  su Olivieri, attaccante ex Lecce ora in forza al Perugia,  autore di gesti palesemente provocatori nei confronti della panchina e dei tifosi del Lecce dopo il gol del vantaggio umbro siglato proprio da lui: “Olivieri è un buon giocatore, altrimenti non l’avremmo acquistato a inizio anno. Si era creato un contesto sfavorevole a lui, non era neppure un contesto tattico consono a lui. Nei sei mesi che è stato con noi l’abbiamo sempre aiutato e difeso. Aveva una grande voglia e ci può stare. Non ci sta tutto quello che ha fatto e detto dopo, era troppo eccessivo. In ogni caso permettetemi una battuta affettuosa, per vedere segnare Olivieri ho dovuto attendere sei mesi e per di più con un’altra maglia”.

 


 

 

 

 

 

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