lunedì 31 gennaio 2022

Rigore di testa. Storie di pallone, paradossi, algoritmi: il calcio e i numeri come non li avevate mai immaginati di Marco Malvaldi, Paolo Cintia (Giunti Editore)

«Allo stesso modo del pittore, il fuoriclasse utilizza tutta la sapienza pratico-scientifica di chi lo precede per prendere l'oggetto matematico per eccellenza, una sfera, e mandarla in rete. C'è chi dice che il calcio è arte, e chi dice che il calcio è scienza. Noi, sommessamente, ci permettiamo di dire che forse è entrambe le cose.»

«Alcuni credono che il calcio sia una questione di vita o di morte. Non sono d'accordo. Il calcio è molto, molto di più»Bill Shanky, storico allenatore del Liverpool

Tra una birra ghiacciata e un pacchetto di noccioline, gli animi s'infiammano davanti alla tv accesa con la finale di Champions League: parte la discussione, volano spintoni e moccoli, neanche fosse una puntata del Processo di Biscardi. Chi è più forte tra Messi e Cristiano Ronaldo? Il miglior portiere in circolazione? E il campionato più difficile in cui giocare? Potrebbero sembrare le solite chiacchiere da bar, ma fino a un certo punto: il calcio è una cosa seria. Oggi infatti accanto alle statistiche più semplici di ogni giocatore – gol segnati, minuti di imbattibilità, presenze – disponiamo di una valanga di dati, come i chilometri percorsi, il numero di tocchi di palla o la percentuale di passaggi riusciti. Analizzando questa enorme mole di informazioni, un gruppo di studiosi ha sviluppato una serie di algoritmi che consentono di prevedere la performance, il rendimento sul campo e la crescita dei singoli calciatori, ma anche di confrontare tra loro allenatori, squadre e campionati internazionali. In pratica, il sogno di ogni fantacalcista. A partire da storie di gol impossibili, calciomercati 
 

 

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